Sarri: “Ultimamente mi sto divertendo”

La conferenza stampa di Maurizio Sarri pre Juventus-Lazio Coca-Cola Supercup, 21.12.2019

Foto: @juventusfc su Twitter

Sarri: “Io non so se siamo più avanti o più indietro. So solo che ultimamente in allenamento e in partita mi sto divertendo. Questo per me è un aspetto fondamentale. Se mi sto divertendo è perché ho la sensazione che la squadra sta giocando o sta tentando di giocare il calcio che le ho proposto e se mi sto divertendo è anche perché ho la sensazione che abbiamo ancora tanti difetti ma che ci possiamo lavorare sopra e che li possiamo risolvere. L’obiettivo deve essere un obiettivo sempre utopico, in maniera da avere continuamente le motivazioni per andare a migliorarsi. Ponendosi come obiettivo la perfezione saremmo sempre scontenti, ed essendo sempre scontenti avremo sempre le motivazioni per migliorare”.

“Stiamo giocando con grande continuità. Abbiamo dei difetti ma stiamo giocando con grande continuità. Abbiamo fatto 23 partite e ne abbiamo persa una. La continuità questa squadra ce l’ha. Veniamo da due partite in cui abbiamo fatto un primo tempo di grandissimo livello dal punto di vista tattico e un secondo tempo in cui abbiamo allentato in campo certi lavori e la squadra ha finito per allungarsi un po’, con qualche problema in più dal punto di vista tattico. Ma fa parte del percorso. E fa parte anche del modulo che è molto dispendioso per diversi ruoli, e quindi può darsi che nel finale siamo meno lucidi per mantenere le distanze tra i reparti e tra i giocatori”.

(su Allegri che ha detto “i giocatori sono come cavalli”) “Spero che non se ne accorgano i presidenti, altrimenti i nostri salari diminuiranno parecchio. Non lo so, penso ci sia una via di mezzo: che l’allenatore non debba stravolgere i giocatori per allenare se stesso, su questo sono completamente d’accordo; che poi l’allenatore debba incidere nel livello di organizzazione di una squadra rispettando le caratteristiche dei giocatori, penso che questo si debba fare. Ma sono opinioni personali e sono modi di intendere lo stesso lavoro in maniera diversa”.

“Non so se domani ci sarà il tridente dal primo minuto. Non ne ho idea in questo momento. Ieri all’interno della squadra c’erano ancora tanti giocatori stanchi dalla partita di Genova, vediamo nell’allenamento di oggi se la situazione è migliorata. Se la situazione è quella di ieri ne dobbiamo cambiare moltissimi rispetto a Genova, se la situazione sta migliorando faremo scelte diverse. Ma se ti devo parlare in questo momento ti direi che ancora non lo so”.

“Questa partita la sento in maniera normale. L’anno scorso ho fatto tre finali. La sento come tutte le altre finali che ho fatto: c’è un trofeo in palio, è una partita importante a cui noi teniamo in particolar modo. Abbiamo bisogno di grandi motivazioni, dentro la partita di campionato ci sono degli episodi che ci possono dare grandi motivazioni”.

“Dal punto di vista politico e culturale non mi interessa il fatto di essere venuto qui. Ho smesso di seguire la politica tanti anni fa, la politica sportiva mi interessa ancora meno della politica normale. Come cultura mia personale sono uno che per quanto riguarda il calcio crede fortemente nelle tradizioni, però sono anche aperto a delle innovazioni quindi domani voglio vedere il clima che si respira nello stadio e poi ti rispondo”.

“Purtroppo Giorgio viene da un infortunio traumatico che ha tempi prestabiliti, fino a febbraio non sarà a disposizione. Szczesny è rientrato in gruppo due giorni fa e quindi è a disposizione. De Sciglio negli ultimi tempi è sempre stato bene, ha giocato domenica ed è entrato in campo mercoledì. Ramsey e Douglas Costa sono già rientrati, devono andare incontro ad una situazione di crescita dal punto di vista della condizione fisica. Quindi diciamo che in questo momento fuori abbiamo solamente Chiellini e Khedira, che sono reduci da 2 interventi chirurgici al ginocchio”.

“Nelle ultime due o tre partite abbiamo preso due gol di cui uno al novantacinquesimo sul 3-0. Messa così sembra che si prenda un gol ogni 5 minuti. La realtà è diversa: stiamo facendo degli errori. Stranamente abbiamo cambiato molto a livello di altezza della linea difensiva, invece stranamente si prendono gol quando siamo bassi. Questo mi riesce difficile anche da capire, però dobbiamo lavorarci sopra e migliorare. È un aspetto in cui abbiamo margine di miglioramento per fortuna”.

“Per il campionato questa partita non conta. È una partita secca, è una finale, vale solo per quanto riguarda la Supercoppa. Il campionato è un’altra storia. Nella partita secca la Lazio è ancora più pericolosa. La Lazio è una squadra forte, forte fisicamente e molto forte tecnicamente, ed è incredibile che l’anno scorso non sia finita in Champions. Uno dei centrocampi più forti d’Italia e un attaccante che ha fatto 17 gol in 16 partite. Quindi ci sono tutte le componenti dentro la Lazio per essere una grandissima squadra. È una partita difficilissima per questo motivo. Che poi la partita di domani possa influire nei prossimi 5 mesi in un’altra manifestazione, a questo sinceramente non credo”.

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