Joao Cancelo è probabilmente il più grande rimpianto possibile per i tifosi della Juventus. Non per tutti, dato che qualcuno continua a dire che sia scarso e che non sappia difendere. Davvero, non sto scherzando! Vi basta fare un giro su Twitter, per esempio, per trovarne di assurdità. Ma è sbagliato anche parlare del portoghese classe ’94 come del terzino (destro) più forte del mondo, perché Cancelo ormai non è più un terzino: il ruolo di Joao Cancelo è Joao Cancelo, è il ruolo di se stesso. Come solo i grandi campioni sanno essere, ma molto spesso da attaccanti o da centrocampisti, quasi mai da difensori. Ieri contro il Borussia Moenchengladbach gli ho visto fare giocate eleganti, efficaci ed evolute: partiva dalla fascia sinistra e si accentrava con naturalezza, finendo a giocare da regista avanzato a ridosso dell’area di rigore, sfruttando il suo piede destro per pennellare palloni golosissimi per gli attaccanti del City. E infatti è uscito dal campo con il premio UEFA del migliore della partita dopo aver fornito un assist e un “pre-assist” sugli unici due gol messi a segno (e in una terza occasione avrebbe fatto anche un altro “pre-assist” se il compagno fosse stato un po’ più preciso sotto porta). 119 possessi, 86 passaggi precisi su 92 tentati, 1 assist, 2 key passes, 2 cross precisi su 3 tentati, 3 palle lunghe precise su 3 tentate, 8 duelli vinti su 17 tentati, 2 dribbling subiti ma anche 2 intercetti e 2 contrasti. Che partita! Ma fosse un caso isolato, non staremmo qui a parlarne. Invece l’ex Juve (purtroppo) è da mesi che inanella prestazioni eccelse sotto la guida di Pep Guardiola, che secondo qualche malpensante disinformato aveva tenuto ai margini il 27 portoghese in quanto inadeguato al suo calcio e tatticamente “stupido”. Qui lo stupido è qualcun altro… In questa seconda stagione al Manchester City, già 51 presenze da titolare su 63 totali, 3 gol e 5 assist in 4678 minuti in campo. E sapete quante volte è stato sostituito? Ve lo dico ma prima mettetevi seduti: 3. Tre. Solo tre volte. E menomale che non sapeva difendere, che non era così forte, che c’era di meglio (magari Danilo), che sarebbe stato giusto farci plusvalenza e mandarlo altrove. Cancelo è altrove, infatti. Ma nel senso che è in un altro calcio, quello che pochi vedono, quello che pochi capiscono, quello che alla Juve non viene praticato (o non abbastanza).
Ottimo! Hai perfettamente ragione!
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