Era inevitabile che, nella conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Lazio-Juventus (prima sfida di Sarri da ex contro la Juve), si ritornasse sull’antica dicotomia Sarri-Allegri, che vale poi lo stesso di belgioco-risultato. Tralasciando l’argomento “squadra inallenabile”, ad Allegri è stato chiesto (naturalmente da parte di Tuttosport…) come spiegasse il fatto di essere stato richiamato alla guida della Juve, dopo il suo precedente addio e l’arrivo in bianconero proprio di Sarri. Secondo il giornalista, il percorso fu più o meno questo: la Juventus vince, ok, ma per ottenere risultati migliori bisogna giocare in maniera diversa (secondo i “teorici”), e allora chiamiamo Sarri, ma ora che Sarri ha allenato la Juventus (e, sottinteso, i risultati sono stati peggiori), richiamiamo Allegri perché abbiamo la prova che per vincere serve il metodo di prima. Ora: al di là della totale omissione, nella tesi proposta, del fatto che comunque Sarri lo scudetto l’ha vinto, che cosa si vuol dire con “ora Sarri la Juventus l’ha allenata”? Che siccome la novità è stata testata e non ha funzionato allora è giusto ritornare a quello di prima? Che abbiamo ottenuto la prova scientifica che il “belgioco” alla Juventus non può funzionare? Non è così. Sarri non ha allenato la Juventus, nel senso che non gli è stato consentito di farlo fino in fondo, quindi una prova di come sarebbe la Juve con un gioco diverso non ce l’abbiamo e non possiamo argomentare su questo. Punto. Il resto è teoria (o propaganda). Qualunque scienziato (empirico, non teorico) sa bene che per comprovare una teoria o verificare un processo è necessario eseguire tutti i passaggi necessari in maniera precisa, perché omettendone uno o alcuni si va a falsare tutto. Ecco, in che modo quindi si può sostenere che l’esperimento Sarri sia stato concluso? È stato solo abbozzato ma lasciato incompleto all’inizio del percorso, come svelato da Sarri stesso all’inizio di questa stagione (la famosa riunione di ottobre con il suo staff alla Juve per decidere se insistere col loro metodo o provare a vincere lo scudetto) e come evidente per chiunque (rosa senza senso, mancato sostegno da parte della dirigenza, mancato ascolto da parte dei calciatori). E il bello, a dirla tutta, è che certe cose i giornalisti le sanno bene, perché sono vicini alle fonti di queste informazioni e possono ricevere conferme dirette. Poi però in conferenza stampa viene fuori una versione diversa, come se si ignorassero aspetti fondamentali della vicenda. Perché questa narrazione? Ognuno può provare a dare una risposta.
Guarda come sono solerti a fare “domande di un certo genere” quando conviene a qualcuno che vengano fatte…Sarri ha sbagliato nel cedere al compromesso, perché io avrei preferito andare a fondo rimanendo me stesso; però ha dimostrato di essere capace di fare ciò che fanno quegli allenatori/tecnici/gestori, anzi, ha fatto persino meglio perchè, un conto è muoversi in un ambiente “amico e ben disposto” nei propri confronti ed un altro è farlo in un ecosistema quantomeno “diffidente”, se non proprio “ostile”. Mentre la domanda è: appurato che Sarri ha saputo fare(e lo aveva già dimostrato al Chelsea)ciò che Allegri riusciva a fare meglio; saprebbe Allegri fare ciò che ha fatto Sarri ad Empoli o a Napoli? Questa sì che sarebbe una domanda da porsi…
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